Con una tale quantità di memoria, tutte le operazioni possono essere eseguite tranquillamente e senza nessun minimo rallentamento. Attualmente troviamo questa quantità di memoria “volatile” solamente sui device Top Gamma mentre, per i device di fascia bassa e per quelli commercializzati qualche anno addietro, la quantità è molto limitata; non è difficile imbattersi in force close ed in rallentamenti del sistema.
Cosa fare in questi casi? Gettare il “vecchio androide” nella spazzatura? Certo che no. Per i sistemi Linux, come il nostro amato Android, esiste lo Swap. Di cosa si tratta? Lo Swap è una estensione della memoria RAM attraverso la creazione di un file, su Hard-Disk per quanto riguarda i PC e su memoria interna/esterna per quanto riguarda i nostri androidi.
Come funziona lo Swap? Per liberare memoria RAM, viene creato un file che contiene una porzione della memoria allocata, facile da liberare. Questa porzione contiene i dati che hanno minore probabilità di essere richiesti in futuro e quelli meno utilizzati.
Tradotto in parole povere, nel file che viene creato dallo Swap, vengono spostati tutti i dati della memoria RAM che non vengono utilizzati o che sono utilizzati di rado. Questo spostamento porta dei notevoli miglioramenti, ed una maggiore disponibilità di memoria.
Ma, a questo punto, vi chiederete: “Come posso usare lo Swap sul mio Device?”. Niente di più semplice! Basta un’applicazione e la nostra guida per configurare correttamente questa utile funzione sul nostro androide.
Requisiti:
- Root
- Kernel che supporta lo Swap
- Swapper:
- Scarichiamo ed installiamo Swapper dal Market
- Avviamo l’applicazione
- Selezioniamo la voce Active Swap on Boot
- In Swap file dimension (in MB) inseriamo 256 e selezioniamo OK
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